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neoclassicismo

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pokemoncolor32
view post Posted on 27/5/2010, 11:30




«*Il neoclassicismo è una corrente del gusto che ha subito una lunga elaborazione teorica prima di esplodere nella breve e intensa fioritura dello stile Impero, dopodiché si è disgregato sotto l’azione dei fermenti romantici che recava in sé fin dalle origini*» (Mario Praz)


Neoclassicismo è il nome attribuito ad un movimento culturale sviluppatosi in Europa e in America tra il XVIII ed il XIX secolo. Come dice il termine esso ha origine da un rinnovato interesse per l’arte antica, quella greco-romana in particolare. Fu diversamente caratterizzato ma ben riconoscibile nelle varie arti, nella letteratura, in campo teatrale, musicale e nell’architettura e arti visive.
La necessità fondamentale di ogni "neo"-classicismo è la realizzazione di uno status canonico su qualsiasi opera, possibilmente quella classica.
Il neoclassicismo è sostanzialmente un’arte di idee. Un artista ben istruito a cui sia familiare il canone, non lo ripete in una riproduzione senza vita ma condensa la tradizione in ogni opera.
Ma un artista neoclassico che non riesce a realizzare tutto ciò, può creare opere scadenti.
Novità, improvvisazione, espressione dell’Io dell’artista e cieca ispirazione non sono virtù neoclassiche: il neoclassicismo mostra un perfetto controllo.
Non riproduce forme d’arte con un progetto nuovo come il modernismo voleva. "Make it new" era il credo del poeta modernista Ezra Pound.
Il termine "neoclassicismo" comporta una particolare aderenza ai canoni classici, in ogni tipo di arte. Tali canoni, ad esempio, sono riconoscibili in Virgilio nella poesia, Raffaello e Poussin nella pittura, Haydn nella musica. Le altre culture avevano altri canoni classici, ciò nonostante, la tensione ricorrente nel neoclassicismo sembra essere stata l’espressione naturale di ogni cultura in un dato momento della sua evoluzione. Infatti una cultura che voglia essere cosciente di se stessa e della propria tradizione, sentirà inderogabilmente la necessità di riappropriarsi di un qualcosa che le è sfuggito e che fa parte del suo "patrimonio genetico": Apollonio di Rodi è uno scrittore neoclassico; le ceramiche della dinastia Ming sono un omaggio alle porcellane Song; gli umanisti italiani del 1400 inventarono una scrittura "romanica"; nell’impero persiano la religione "classica" di Zarathustra, lo Zoroastrismo, è riproposta dopo secoli, per "ri-persianizzare" una cultura ormai scaduta; la riscoperta dell’arte egizia nel XVIII secolo sfociata, dopo la spedizione in Egitto di Napoleone, in una vera e propria "egittomania" per tutta la prima metà dell’ottocento.
All'interno della cultura occidentale, il primo movimento incentivato da un'aspirazione neoclassica è quello dello stile Romano che fu distinto per primo da Friedrich Hauser, storico d'arte che pubblicò nel 1889 "La scultura Neoattica" ("Die Neuattische reliefs"). Hauser individua lo stile chiamato "Neo-attico" fra le sculture prodotte dal movimento Ellenista durante gli ultimi secoli dell'Impero Romano: ciò che Hauser chiama "Neo-attico" consiste in bassorilievi modellati su vasi decorativi e placche, impiegando uno stile figurativo che cerca il suo canone di modello classico fra il quinto e quarto secolo in Atene e Attica.
Architettura e arti visive
Nelle arti visive, il movimento neoclassico di ampiezza europea, ha iniziato a svilupparsi dopo il 1765 circa, sia come reazione al tardo-barocco e al Rococò, che come desiderio di ritornare alla magnificenza dell’arte antica alimentato dal pensiero illuminista. I campi espressivi più impiegati dagli artisti neoclassici sono la scultura e l’architettura.
Un’importanza sempre più grande in questi anni viene assunta dal problema urbanistico in relazione alla crescita delle città.
Ogni "neo-classicismo" sceglie determinati modelli all’interno di una gamma di possibili "classici" e ignora tutti gli altri. Gli artisti Neoclassici del 1765-1830, in particolare gli scultori, si rivolgevano a un ideale fidiaco anche se in realtà le opere prodotte si avvicinano di più alle copie romane della scultura ellenistica, ignorando la scultura greca arcaica.
L’approvazione neoclassicista per l’architettura greca, impossibile da vedere di persona per la situazione politica del periodo, venne mediata da disegni e incisioni che in qualche modo corressero e restaurarono i monumenti antichi ma non sempre con cognizione di causa.
Anche le antiche pitture greche erano perdute, ma l’inventiva dei neoclassicisti settecenteschi la riportò in vita sia attraverso l’esempio della generazione di Raffaello ispiratasi alle grottesche affrescate nella Domus Aurea di Nerone, sia con la riscoperta di Nicolas Poussin ed i contemporanei scavi di Pompei.
Il Neoclassicismo si diramò in Francia grazie alla generazione di artisti che si recavano in Italia (a Napoli per esempio c'erano gli scavi di Pompei, molto apprezzato fu anche Ercolano) per studiare dal vero i reperti antichi ma soprattutto fu influenzato dagli scritti di Johann Joachim Winckelmann.
Una seconda ondata neoclassica, più severa e contenuta, è accomunata all’apice dell’impero di Napoleone che, in particolare in Francia, si manifestò con lo stile "Luigi XVI" prima, e con lo stile "Impero" poi.
L’acme della pittura neoclassica è rappresentato da Jacques-Louis David e Jean Auguste Dominique Ingres; Joseph-Marie Vien, maestro di Jacques-Louis David, è considerato dai suoi contemporanei come il «padre del neoclassicismo francese» ma ancora quello del Vien è un neoclassicismo timido; nell’ambito della scultura si ricordano invece Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen.

I valori
Una forte volontà di rottura con la cultura tradizionale ravviva, inoltre, il Neoclassicismo accompagnata dalla grande fedeltà alla natura e alla ragione. Questi divengono così valori universali, validi cioè per tutti gli uomini. Questi principi sono infatti condivisi sia dai filosofi illuministi sia dagli artisti neoclassici.
In architettura questo stile riprende alcuni elementi dell’architettura classica greco-romana. Dopo un secolo di orge di stili, tra Barocco e Rococò, il neoclassicismo ristabilisce un equilibrio architettonico di cui quasi si sentiva l’esigenza. I palazzi che sono stati edificati intrisi di questa filosofia traspirano serietà e imponenza, riprendendo sostanzialmente forme semplici come il cubo o il triangolo.
Il ruolo dell’arte
L’arte acquisisce in questo periodo un valore morale e sociale. Essa deve portare l’uomo alla virtù, attraverso i grandi esempi del passato che diventano modelli di un mondo puro e incorrotto.
Copia e imitazione
Avvicinare l’arte alla natura per l’artista neoclassico non significa riprodurre la realtà in modo naturalistico (fedele nei particolari), ma estrarne l’essenza, l’atteggiamento psicologico e mentale tipico dell’artista dell’età classica.
Ci riferiamo quindi al periodo classico in cui si rappresenta l’ideale; il Neoclassicismo riproduce quindi l’età classica. La ricerca della natura ideale è dunque il motivo determinante dell’interesse degli artisti neoclassici per le opere antiche. Da questa concezione idealizzata dell’arte classica discende la netta distinzione tra copia e imitazione: la prima riproduce l’aspetto esteriore dell'arte antica; la seconda ne estrae al contrario l’essenza, lo spirito, ed è quindi un’interpretazione, pertanto, originale.
Gli esponenti principali
Giovan Battista Piranesi e Johann Joachim Winckelmann sono i più famosi esponenti in arte del Neoclassicismo, due importanti teorici rispettivamente sostenitori dell’arte romana e greca. Entrambi prediligono l’imitazione dell’arte alla sterile copia. Nelle vedute romane di Piranesi si nota principalmente lo spirito della Roma antica.
La culla del neoclassicismo è Napoli, o meglio, il fulcro della divulgazione neoclassica; il forte interesse per l’antico di questi anni è alimentato maggiormente dalla "resurrezione" delle città di Ercolano e Pompei in seguito agli scavi archeologici effettuati intorno al 1740. I tesori scoperti ad Ercolano dimostrarono che anche i più classici interni barocchi o le stanze romane di William Kent erano basati sulla struttura architettonica esterna del tempio e della basilica. Questo lo si può osservare dalle dorature negli specchi dei frontoni delle finestre: i tesori emersi furono esposti nella capitale borbonica nella quale accorsero centinaia di persone da tutto il vecchio continente e non solo. In questo periodo fiorisce anche il mercato dell’antiquariato e nascono i primi collezionisti d’arte.
In Italia, fra i più celebri esponenti del Neoclassicismo figurativo compaiono anche: Antonio Canova, Luigi Acquisti e Cosimo Morelli.
Gli interni
Per quanto riguarda gli interni, il neoclassicismo riscoprì il gusto per l’autentico arredamento classico sulla scia delle scoperte effettuate a Pompei ed Ercolano, scavi iniziati verso la fine del decennio del 1740 ma la cui eco arrivò anche al grande pubblico solo nel decenni successivi, grazie anche alla pubblicazione dei primi lussuosi volumi (dal 1757 al 1792) della monumentale opera Le Antichità di Ercolano del Bayard. Le illustrazioni evidenziavano come anche gli interni più classicheggianti di epoca barocca, o le più romane tra le stanze realizzate da William Kent fossero basate sullo stile architettonico degli esterni di basiliche e templi, il che si traduceva in: cornici delle finestre munite di frontone, specchi dalle cornici dorate e caminetti sormontati da simil-frontali come quelli dei templi, tutte cose che ora paiono eccessivamente pompose e piuttosto assurde. Il nuovo stile cercò di ricreare invece un vocabolario architettonico tipicamente romano, servendosi di motivi decorativi più piatti e meno pesanti, come fregi scolpiti a bassorilievo o dipinti in monocromia come dei piccoli quadretti, che rappresentavano medaglioni, vasi, busti, bucrani o altri motivi appesi a nastri o rami d'alloro, con snelli arabeschi come sfondo, realizzati in rosso pompeiano o altre tinte pastello oppure con colori che imitavano quello delle pietre naturali.
Questa moda in Francia, chiamata "goût Grèc", fu al primo momento appannaggio dei cittadini di Parigi, ma non fu accettata a corte; solo quando il paffuto giovane Re salì al trono nel 1774 permise a sua moglie Maria Antonietta, seguace delle mode, di introdurre lo stile Luigi XVI nei palazzi reali, ma soprattutto nel suo Petit Trianon
Ad iniziare dal 1800 l’apprezzamento per i modelli architettonici greci, diffusi per mezzo di stampe e incisioni, diede un nuovo impulso al movimento neoclassico, chiamato Revival greco. Il neoclassicismo seguitò ad essere uno dei principali movimenti artistici per tutto il XIX secolo ed oltre — in costante contrapposizione con il Romanticismo e il movimento neogotico — anche se a partire dalla fine del XIX secolo è stato spesso considerato uno stile antimoderno o addirittura reazionario da importanti circoli di critici d’arte. Dalla metà del XIX secolo in avanti diverse città europee - in particolare San Pietroburgo e Monaco - furono sostanzialmente trasformate in veri musei dell'architettura neoclassica.
Nell’architettura statunitense, il neoclassicismo fu una delle manifestazioni del movimento dell’American Renaissance (1890-1917 circa); la sua ultima espressione si ebbe nell’Architettura Beaux-Arts, i cui ultimi grandi progetti pubblici frono il Lincoln Memorial (molto criticato all'epoca della costruzione), la National Gallery of Art di Washington e il Roosevelt memorial presso l’American museum of natural history di New York. Con queste opere lo stile si era già incamminato verso il declino e il progetto di città monumentale ideato per Nuova Delhi da Sir Edwin Lutyens rappresentò il glorioso viale del tramonto del neoclassicismo: ben presto la seconda guerra mondiale distrusse tutte le illusioni.

Il Neoclassicismo velato negli stili architettonici moderni
Intanto, architetti modernisti moderati come Charles Perret in Francia mantennero i ritmi e le proporzioni dell’architettura colonnare persino nella costruzione di edifici industriali. Lì dove un colonnato sarebbe stato additato come reazionario, una sequenza di pannelli scanalati simili a pilastri sotto ad una fascia ornamentale ripetitiva apparivano come progressisti. Pablo Picasso fece alcuni esperimenti con motivi classicheggianti negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale e lo stile Art Deco, che ebbe il suo picco con l’Exposition des Arts Décoratifs di Parigi nel 1925, spesso si orientò verso motivi neoclassici senza però mostrarlo in maniera evidente. Molti ne sono gli esempi: i severi e robusti cassettoni di Émile-Jacques Ruhlmann o di Sue et Mare, i vestiti alla moda drappeggiati a ricordare le linee greche, la danza artistica di Isadora Duncan, gli uffici postali e i tribunali statunitensi costruiti in stile Streamline Moderno non più tardi degli anni cinquanta. Temi di tipo neoclassico si possono vedere anche nella Smith Tower di Seattle.

Neoclassicismo letterario
Le arti non vanno sempre al passo e il "neoclassicismo" in letteratura inglese è accomunato agli scrittori augustani del primo XVIII secolo, tutte eredità di John Dryden di Milton.
Il più grande dei poeti latini da cui si ispirarono era Publio Virgilio Marone. I maggiori scrittori del periodo sono Daniel Defoe, Jonathan Swift, Alexander Pope.
In Francia il neoclassicismo è caratteristico del teatro di Jean Racine con i suoi versi bilanciati, la limitatezza nelle emozioni, il rifinimento nell’espressione senza eccessi e la sua consistenza artistica così che il tono tragico non era compensato da momenti di realismo o humor (come in Shakespeare), e neppure la sua aderenza formale alle "unità classiche" che riprese dalla Poetica di Aristotele.
In Italia i più importanti esponenti della letteratura neoclassica furono Ludovico Savioli, Giuseppe Parini, Vincenzo Monti e Ugo Foscolo.
Nel 1786, lo scrittore tedesco Goethe terminò il suo periodo di Sturm und Drang con il suo Viaggio in Italia, le cui esperienze vennero raccolte nel volume del 1817. In seguito, egli, come il suo collega Friedrich Schiller, emulò i temi e la sensibilità della tragedia greca in opere come Ifigenia in Tauride, le Elegie romane, e il Faust.
Temi neoclassici dominano le opere del poeta tedesco Hölderlin.
Novecento: neoclassicismo tra le guerre
Vi è stato nel XX secolo un intero movimento artistico identificato come neoclassicismo. Esso includeva almeno la musica, la filosofia e la letteratura e si è ampliato fra la fine della prima guerra mondiale e la fine della seconda. Vi è stato anche in questo periodo un "neoclassicimo semplificato" in architettura, che si è contrapposto al razionalismo. In italia ciò è stato espresso dalle architetture di Marcello Piacentini.

Neoclassicismo letterario nel XX secolo
Questo neoclassicismo è un movimento che respinge il romanticismo estremo ed è tipico, ad esempio, del dada a favore di contenimento, religione (specificamente il Cristianesimo) e di un programma politico reazionario.
Nonostante i fondamenti di questo movimento siano da ricercarsi in T.E. Hulme, i più famosi neoclassicisti furono Thomas Stearns Eliot e Wyndham Lewis.
Neoclassicismo in immagini
Classicismo tardo barocco: G. P. Pannini assembla i canoni delle rovine e delle sculture romane in una vasta e immaginaria galleria (1756)

Johann Heinrich Füssli: La disperazione dell'artista davanti all'impotenza dei frammenti antichi, 1778-79, Milano, Civica Raccolta Stampe Bertarelli. Nell'acquerello, l'artista esprime la dolorosa consapevolezza dell'impossibilità di ricostruire l'antica statua di Costantino
Un capolavoro dell’arte italiana trasferito in Russia: il vestibolo del Palazzo Gatchina visto da un allievo di Luigi Vanvitelli, Antonio Rinaldi, 1770 circa

Giovanni Battista Piranesi: disegno per un vaso, 1780 circa, Roma
Un monastero vicino a Ostashkov in Russia (immagine del 1910)

Lovere, Accademia Tadini

"Amore e Psiche", Antonio Canova
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Il dipinto Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David (1784) è considerato uno dei più famosi dipinti neoclassici
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La morte di Socrate di Jacques-Louis David, 1787, New York, Metropolitan
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"Le Sabine", Jacques-Louis David
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Apoteosi di Omero di Jean-Auguste-Dominique Ingres
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Edited by pokemoncolor32 - 27/5/2010, 12:48
 
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view post Posted on 27/5/2010, 17:14

Caparezza

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WOW (non ho letto niente!) xD
 
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pokemoncolor32
view post Posted on 27/5/2010, 18:41




beh forse questa ricerca attirera visitatori XD
 
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view post Posted on 27/5/2010, 21:40

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Bhè, non credo... xD (cancella il sottotitolo... xD)
 
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pokemoncolor32
view post Posted on 28/5/2010, 16:48




non posso farlo XD
 
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view post Posted on 28/5/2010, 16:53

Caparezza

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okay, lo faccio io... cmq lo puoi fare... (non lo sai fare :P )
 
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pokemoncolor32
view post Posted on 28/2/2011, 16:57




alla faccia di non ne sta attirando O_O
 
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6 replies since 27/5/2010, 11:30   1932 views
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